domenica 13 marzo 2016

Recensione: Prendimi per mano

Prendimi per mano
di Sarina Bowen

Editore: De Agostini
Prezzo Cartaceo: € 14,90
Prezzo E-Book: € 6.99
Pagine:304
Titolo originale: The year we fell down

The Ivy Years #1

Dopo un terribile incidente che ha distrutto per sempre la sua promettente carriera sportiva, Corey Callahan è costretta a cominciare il college inchiodata ad una sedia a rotelle. È convinta che nessuno possa capire davvero come si senta, ma ecco che incontra Hartley, il ragazzo bello, affascinante e gentile che vive proprio nell'appartamento di fronte al suo. Hartley è stato infatti vittima di un brutto infortunio che l'ha obbligato a smettere di giocare a hockey e che lo costringe a trascorrere i pomeriggi sul divano.
L'amicizia tra i due è immediata e, tra stampelle, confidenze e risate a tarda notte, Corey ricomincia a sentirsi di nuovo se stessa e felice. Ma c'è un problema: Hartley è fidanzato con una ragazza praticamente perfetta e Corey ha paura di compiere il passo sbagliato...




Prendimi per mano è il primo volume di una sedie americana chiamata The Ivy Years, ed ambientata nell’Harkness College. Ed è stata proprio l’ambientazione universitaria a convincermi a leggere questo libro, mentre la trama sembrava un po’ troppo strappalacrime per i miei gusti.
E invece mi sono dovuta ricredere. Corey Callahan, ex capitano della squadra femminile di hockey del suo liceo, è davvero una tipa tosta. Ex, perché un banalissimo incidente le ha causato dei danni neurologici molto gravi, e quando la conosciamo – matricola che fa il suo ingresso all’Harkness College – è costretta a passare la maggior parte del suo tempo sulla sedia a rotelle e a sottoporsi a durissime sedute di fisioterapia e riabilitazione.
Ma Corey è una che non si piange addosso, e riesce a crearsi una sua nuova routine anche grazie a Adam Hartley, giocatore di hockey della squadra universitaria e suo nuovo vicino di stanza. Adam si è procurato una brutta frattura alla gamba e i due finiscono col diventare amici, anche perché spesso devono condividere strani escamotages per riuscire a superare le barriere architettoniche dell’università. Adam è un tipo brillante e divertente e, sfortunatamente per Corey, anche fidanzato con Stacia, ragazza bellissima e snob che ha deciso di passare un semestre all’estero.
Prendimi per mano si lascia leggere molto bene e, nonostante l’attenzione del lettore sia subito attirata dal feeling esistente tra i due protagonisti,  permette di riflettere su quanto possa essere difficile riprendersi in mano la propria vita dopo un brutto incidente.
Spero davvero che i prossimi libri di Sarina Bowen (di cui ancora non si sa nulla sulla pubblicazione in Italia) siano all’altezza di questo.

Durata totale della lettura: Tre giorni
Bevanda consigliata: The verde

Formato consigliato: Cartaceo
Età di lettura consigliata: dai 16 anni
Sito dell'autore: Sarina Bowen

      
"Un libro sull'importanza di saper reagire con un sorriso alle difficoltà della vita" 



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