martedì 2 agosto 2011

Recensione: L'esatta melodia dell'aria

di Richard Harvell

Listino: € 18,60
Editore: Editrice Nord
Collana: Narrativa
Data di uscita: 5 Maggio 2011
Pagine: 412, rilegato
Lingua: Italiano
Titolo originale: The Bells
Lingua originale: Inglese
Traduzione: Alessandro Storti
Genere: narrativa moderna e contemporanea

Svizzera, XVIII secolo. Per Moses, il mondo non è fatto di oggetti, di colori, di odori: è fatto di suoni. I suoni lo accompagnano lungo le strade del suo villaggio, nel Cantone di Uri. I suoni lo accarezzano durante le scorribande solitarie sulle montagne. I suoni lo circondano lassù, sul campanile della chiesa, dove lui vive con la madre che, notte e giorno, fa vibrare le campane più potenti mai realizzate. Ed è un suono – il rumore di un torrente impetuoso – che rischia di condurlo al silenzio eterno, quando il prete del villaggio cerca di annegarlo, per cancellare la prova vivente del suo peccato mortale. Invece Moses viene miracolosamente salvato e inizia una nuova vita, lontano dalla madre e dalle campane. Nella grandiosa abbazia di San Gallo, però, saranno sempre i suoni a guidarlo: prima verso il coro della chiesa, di cui entrerà a far parte, poi nella casa di una ragazzina fragile e sola, convinta che il canto puro di quel bambino sia l’unica cura per la madre malata e, infine, verso il destino di gloria riservato a coloro che possiedono una voce incorruttibile...
Questa è la storia di un uomo nato per cogliere l’esatta melodia dell’aria e donarla al mondo. Una storia che mormora, grida, canta, parla. Una storia che chiede di essere ascoltata.


Richard Harvell è nato nel New Hampshire, negli Stati Uniti, e ha studiato Letteratura inglese presso il Dartmouth College. Attualmente vive a Basilea, in Svizzera, con la moglie e i figli. L’esatta melodia dell’aria è il suo primo romanzo.
Il suo sito ufficiale è www.richardharvell.com.

L’esatta melodia dell’aria è un romanzo appassionante, che cattura subito il lettore in un vortice di emozioni e di suoni, inducendolo a viaggiare con la fantasia in un mondo fatto di note, pentagrammi, spartiti e leggii.
Ho ritrovato la magia della musica, che ho imparato ad amare fin da bambina pasticciando con i tasti dell’organo di mio padre, e ho scoperto una storia toccante e particolare, ambientata tra le verdi montagne svizzere.
Il libro infatti è ambientato nella Svizzera del 1741 e il protagonista è Moses, un bambino figlio di una sordomuta costretta a suonare le enormi campane del paesino, così potenti che solo lei e il piccolo riescono a sopportare la grandezza del loro suono.
La vita di Moses trascorre così fino a quando il suo vero padre, il parroco del villaggio che per anni ha abusato della madre, scopre che il piccolo conosce il suo terribile segreto: la morte non ha mai sfiorato Moses così da vicino. Quest’ultimo viene infatti gettato dal suo ignobile padre in un fiume, ma fortunatamente viene tratto in salvo da due frati, che gli regalano una nuova vita: un rifugio sicuro presso il Monastero di San Gallo, e la scoperta del canto.
Il suo dono naturale viene così portato alla luce dal maestro del coro, e questo talento straordinario gli aprirà anche le porte della casa di uno dei più importanti uomini d’affari della città.
Qui incontrerà una bambina di cui nel corso degli anni s’innamorerà, ricambiato, ma con la quale il destino crudele gli impedirà di vivere appieno il suo sogno d’amore.
Leggendo qualche recensione online prima di avventurarmi nella lettura di questo libro, ho trovato molti paragoni con il protagonista del romanzo di Patrick Suskind, Il profumo.
Io però devo dire che le differenze sono molte: innanzitutto, Moses è un personaggio buono, positivo, mentre Jean-Baptiste Grenouille ha decisamente connotazioni negative. Inoltre, pur plaudendo ad entrambe le opere, ritengo che le atmosfere create da Richard Harvell siano più evocative, riuscendo a portare il lettore in un mondo magico e senza tempo: quello della musica.
Un romanzo unico nel suo genere, una storia di sconfitte ma anche di rivincite, con una dolce melodia di speranza che pervade ogni singola, delicata pagina.


Durata della lettura: dodici giorni
Bevanda consigliata: tè alle erbe
Età di lettura consigliata: dai 18 anni
Voto: 7

Bye,
Becky

3 commenti:

  1. Eccezionale recensione Becky, un libro unico! Sono curiosa di ascoltare il cd allegato al libro...

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  2. Non sapevo che l'autore vivesse in Svizzera.. sono Svizzera anche io ^^
    Passavo per avvertire che mio blog "Libri di Rowan" ha cambiato nome in "Ombre Angeliche". Se siete tra i miei lettori fissi dovrebbe già averti cambiato il sito automaticamente, ma vi lascio eventualmente il link.. in fondo alla pagina c'è anche il codice del nuovo banner, così puoi cambiare quello vecchio ^^
    Rowan

    http://ombre-angeliche.blogspot.com

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  3. Che bella recensione! deve essere proprio un libro emozionante!

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